Chirurgia mucogengivale a Bologna

Denti sensibili? Forse le gengive si sono ritirate
La recessione gengivale è un processo graduale che causa l’esposizione delle radici dentali.
Ciò determina l’aumento della sensibilità dentinale durante l’assunzione di cibi, sia caldi che freddi o dolci o acidi, ma anche mentre si provvede alla normale attività di spazzolamento dei denti.
Quello che all’inizio è solo un fastidio, se non si provvede, può diventare un vero e proprio dolore.
Ma cosa spinge le gengive a retrocedere?
A volte si tratta di una predisposizione congenita, altre volte ne sono responsabili delle protesi non ben progettate.
Le cause sono varie ma le più frequenti sono la malattia parodontica, piorrea, e un’errata tecnica nell’uso quotidiano dello spazzolino, che finisce per consumare il bordo gengivale.
Oltre all’ ipersensibilità si può notare una sorta di allungamento del dente, dato che la gengiva, ritirandosi, ne scopre la radice.
La prima conseguenza è estetica, infatti, ne risulta un sorriso poco naturale e stonato ma c’è anche il rischio oggettivo che la carie possa intaccare le radici, compromettendo seriamente la salute dei denti.
Che fare a questo punto?
Il problema non va ignorato, se non si fa nulla può solo peggiorare.
Anzitutto, è importante affrontare in maniera adeguata le cause che hanno provocato il ritiro delle gengive. La malattia parodontale, per esempio, se non viene risolta o almeno contenuta, rischia di rendere vani tutti gli interventi che si possono mettere in atto per ripristinare la salute delle gengive.
Con la chirurgia mucogengivale si possono ottenere dei risultati molto soddisfacenti
Si tratta di interventi di ricostruzione della gengiva, tramite degli innesti di tessuto molle autologo, per evitare problemi di rigetto.
Ogni caso va studiato con attenzione, per riuscire ad individuare quale sia il modo migliore di intervenire e individuare da dove sia meglio prelevare il tessuto necessario alla riparazione.
Di solito si procede all’espianto dal palato o da altre zone gengivali, che guariranno in poche settimane.
L’innesto concorrerà a stimolare la formazione di nuovo tessuto e le radici dei denti verranno a poco a poco ricoperte.
Dopo l’operazione di chirurgia mucogengivale occorre un po’ di cautela
Questo tipo di approccio chirurgico rimane nell’ambito di una chirurgia poco invasiva ma richiede la collaborazione del paziente affinché il decorso post operatorio si svolga nel migliore dei modi.
Per i primi 4 o 5 giorni è opportuno assumere solo cibi liquidi, freddi o a temperatura ambiente e fare degli impacchi di ghiaccio per l’eventuale comparsa di gonfiore.
Fino a completa guarigione sarà meglio evitare di masticare cibi duri, spazzolare la zona operata o intervenire con filo interdentale e scovolini.
Piuttosto, è bene fare con regolarità degli sciacqui con il collutorio, che aiuta a mantenere pulito il cavo orale.
I farmaci che bisogna assumere non sono tanti, per lo più antidolorifici e antibiotici, per tenere sotto controllo il dolore e prevenire rischi di infezioni.
A seconda della complessità dell’intervento, i punti verranno rimossi dopo una o due settimane.
Come per tutto ciò che riguarda l’igiene orale, a maggior ragione in casi come questi, il fumo si rivela dannoso.
Anche i fumatori più accaniti dovrebbero cercare di contenere il vizio, almeno durante i giorni di convalescenza, per non comprometterne il decorso.
Per quanto si tratti di un tipo di chirurgia che viene eseguita con regolarità, l’idea di subire un intervento crea sempre un po’ di preoccupazione al paziente di turno.
Essere operati da uno specialista di cui ci si fida, di certo aiuta a sentirsi più rilassati.
Per operazioni di chirurgia mucogengivale a Bologna, ci si può affidare alla Dott.ssa Daniela Relics, medico chirurgo specializzato in implantologia e chirurgia orale.
La Dottoressa collabora anche con l’Università di Bologna, come Tutor di Master e tirocini, presso il reparto di chirurgia orale e maxillo facciale, cosa chiedere di più? Un vero riferimento per la chirurgia mucogengivale a Bologna.